Oscar Bataille, procuratore generale presso il tribunale di Parigi, è noto per l'inflessibilità con cui persegue gli assassini sino a portarli spesso sulla ghigliottina. Essendo giunto un vaglia di 47.000 franchi al domicilio di Jacques Morel, un criminale fatto giustiziare tre anni prima, ed essendo l'assegno postale firmato dallo stesso criminale scomparso, il magistrato francese si reca in Spagna insieme alla moglie Patrizia. Nella località cantabrica in breve tempo si verificano ben tre delitti, tutti in circostanze analoghe a altrettanti "casi" curati dal Bataille. I sospetti della polizia locale si appuntano sull'attore Duran e la sua amichetta Lauro Castro; poi sullo scrittore criminologo Wilson Vargas che è uno studioso della materia offerta dal lavoro di Oscar del quale non condivide la morbosa passione per la condanna a morte. Patrizia, avendo scoperto che il Duran è stato ucciso con una propria sciarpa, capisce il marito - pressoché impazzito - è l'autore dei delitti.